Mercoledì 26 febbraio | CUTROFIANO (LE) | Osvaldo Piliego presenta "Acque profonde come te" al Museo della Ceramica e Biblioteca

Mercoledì 26 febbraio | ore 19:00

CUTROFIANO (Le) | Museo della Ceramica e Biblioteca - Piazza Municipio

Ingresso libero

Info e dettagli 3278773894 - museobibliotecacutrofiano@gmail.com

MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO LO SCRITTORE LECCESE OSVALDO PILIEGO PRESENTA "ACQUE PROFONDE COME TE" A CUTROFIANO. VENERDÌ 28, GIORNO DELL'USCITA UFFICIALE IN LIBRERIA PER SCATOLE PARLANTI, L'AUTORE SARÀ A NOVOLI.

In attesa dell'uscita ufficiale in libreria, prevista per venerdì 28 febbraio, prosegue il tour di presentazione di “Acque profonde come te”, quarto romanzo dello scrittore leccese Osvaldo Piliego, pubblicato dalla casa editrice Scatole Parlanti. Mercoledì 26 febbraio appuntamento alle 19:00 al Museo della Ceramica e Biblioteca di Cutrofiano con Gabriele Polimeno, attore e regista di Ventinovenove. Venerdì 28 alle 19:00 l'autore sarà ospite dell'Ostello Novello di Novoli, affiancato dal giornalista Renato De Capua e dal gruppo di lettura Santa Filly, in un incontro promosso da Saletta della Cultura Gregorio Vetrugno e Comune di Novoli, nell'ambito di "Luoghi Comuni – diamo spazio ai giovani", iniziativa delle Politiche Giovanili della Regione Puglia e dell’ARTI - Agenzia Regionale per la tecnologia e l’innovazione, finanziata con le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 dell'Unione Europea e del Fondo Nazionale Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il libro intreccia leggende, miti e cunti di paese, muovendosi tra la scoperta del male e la ricerca della pace. La sparizione di Nico segna indelebilmente le vite di Paolo, Michela, Maria e Antonio, che resistono e sopravvivono, ognuno a suo modo. Il libro si articola in tre movimenti. Scuro come i suoni che lo accompagnano, veloce come la tecno, con una scrittura asciutta che guida il lettore nell’abisso interiore. «“Acque profonde come te” nasce come una costola de “La città verticale” (2015), ne ricalca la struttura e amplia il mio bestiario salentino, proseguendo una personale Spoon River, la cartografia degli ultimi che ho tracciato in questi anni. Ma dentro, a ben vedere, c’è anche un po’ degli altri libri», sottolinea l’autore. «Ho sempre voluto collegare tutto, pensare alla mia scrittura - poesie, racconti, romanzi - come a un libro gigante, coerente, anche nei temi. Dopo l’iniziazione del primo romanzo, l’odio esplorato nel secondo e l’amore del terzo, arriva il libro della fine. Una fine che non è solo perdita, ma anche resa dei conti, memoria, possibilità di redenzione», prosegue. «Come sempre, la musica è protagonista, fin dal titolo, che richiama una canzone dei Cure. Il suono e il ritmo sono parte del mio stile, scandiscono i passi dei personaggi e il battito stesso della storia».


IL LIBRO
Nel 2001, in un paesino del Sud, Nico scompare misteriosamente nel mare di una baia, lasciando un segno indelebile su Antonio, Paolo, Michela e Maria. La tragedia spezza il loro equilibrio: Antonio sprofonda nella depressione, Maria vive nella solitudine del lutto, mentre Paolo e Michela fuggono a Bologna e poi a Lecce, dove mettono al mondo Sofia. Il romanzo si sviluppa su tre piani temporali – 2001, 2011 e il presente – intrecciati a una leggenda locale: ogni dieci anni, un orco emerge dalla grotta della baia per nutrirsi del cuore di chi non sa amare. Nel 2021, Sofia ha quindici anni e i suoi genitori si sono separati: Paolo lotta con la precarietà, Michela si perde in incontri occasionali. Intorno a lei gravitano Claudio e Angela, simboli di un amore possibile. Mentre il male prende forma in un'ombra che segna le loro vite, il desiderio di verità e vendetta li riunisce. La seconda parte scava nelle loro storie, rivelando il passato che li ha condotti a un tragico incidente. Nella terza parte, il gruppo si ritrova nello stesso luogo, in un finale in cui morte e sacrificio diventano la soluzione. Il ritorno è un rito di confessione e rivelazione: solo attraverso il sangue potranno affrontare i propri incubi e trovare pace. Sullo sfondo, la musica dei Cure, i rave party, la droga, il sesso e il vuoto di due generazioni, apparentemente distanti, ma legate dagli stessi desideri e paure.

L’AUTORE
Leccese, classe 1978, Osvaldo Piliego è uno scrittore, poeta, operatore culturale, socio fondatore e progettista della cooperativa e impresa sociale Coolclub. Nel corso degli anni ha collaborato con testate nazionali di musica e ha lavorato con Giancarlo Susanna alla biografia di Fred Buscaglione, “Nientepopodimenoche Fred” (Arcana Edizioni, 2010). Ha scritto i testi dello spettacolo “Io che amo solo te, le voci di Genova” di Serena Spedicato e Vince Abbracciante, successivamente uscito in cd dall’etichetta Dodicilune. Ha pubblicato le raccolte di poesie “Justalovesong” (Fondo Verri, 2016) e “Bianchi Venezia” (Collettiva Edizioni Indipendenti, 2024) e di racconti “Questo è tutto di qui - Bestiario salentino” (Edizioni Ergot, 2023), illustrati da 31 artisti.  Insieme all’artista Egidio Marullo ha realizzato il libro d’arte “Di Terra, erbario dei ricordi” (2024). Acque profonde come te (Scatole parlanti, 2025) è il suo quarto romanzo dopo “Fino alla fine del giorno” (2011), “La città verticale” (2015) e “Se tu fossi una brava ragazza” (Manni Editori, 2019).


Pubblicato il 25/02/2025


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