Corsano - Rifiuti tra gli ulivi secolari

Ancora discariche abusive nel Capo di Leuca

 PROSEGUE IL VIAGGIO NEL CAPO DI LEUCA FRA DISCARICHE ABUSIVE CON VISTA MARE


Una montagna di rifiuti all’ombra degli ulivi

di MAURO CIARDO


C O R S A N O. Tante le microdiscariche sparse per le campagne, soprattutto lungo la costa. La situazione registrata mercoledì scorso nel territorio comunale di Corsano non è molto diversa da quella dei comuni limitrofi, già toccati dal tour della Gazzetta, che sta pubblicando speciali “cartoline” dei siti inquinati.
   Nessuna località, purtroppo, resta immune da questo fenomeno, che porta una percentuale (per fortuna bassa) di popolazione, a smaltire i rifiuti in modo illecito, nonostante gli appelli e le opere di bonifica avviate dagli enti locali e le attività di contrasto delle forze dell’ordine. Una stradina interpoderale dietro alla zona industriale è interessata da un cumulo che contiene di tutto, dai ferri arrugginiti, alle lastre di eternit, ai resti di demolizioni edilizie. Stesso scenario in contrada “Monterone”, dove uno slargo è stato utilizzato per gettare computer, bidoni, mattonelle e plastica, mentre un muretto a secco regge a malapena tutta la spazzatura accumulata. Tutto nel bel mezzo degli uliveti.
   In via Cazzamendola è possibile affacciarsi in un vero e proprio supermercato del
rifiuto, dove tra materassi, water, pneumatici, eternit, materiale edilizio e contenitori metallici, il paesaggio circostante viene soffocato senza sconti. Immancabili i cumuli di spazzatura anche sulla litoranea. Vicino alla località “Scalamascio”, ad esempio, il cassonetto vuoto fa da sfondo a una vera e propria discarica di pneumatici, gettati proprio in quel punto e tutti insieme come se gli automobilisti della zona si fossero messi tutti d’accordo per cambiare le gomme. Pignoleria nella sicurezza stradale o piuttosto un preciso disegno per smaltire in questa maniera un materiale che andrebbe conferito in appositi centri di raccolta? Basti pensare che in questi ultimi mesi i terreni del Capo di Leuca sono letteralmente invasi dai copertoni. I vigili urbani di Gagliano, tanto per fare una stima, ne hanno censiti oltre 250 sparsi tra le stradine.
   In località Macurano di Alessano ne esiste un grosso cumulo sotto alcuni alberi secolari, ma non c'è località che non ne accolga a decine. Continuando sulla litoranea di Corsano, paese che affaccia sul mare Adriatico, ecco ancora cumuli di scarti edilizi depositati a monte della scogliera a picco sul mare, sanitari rotti e scarti di potatura accanto ai guard-rail, bottiglie di plastica, teloni, specchi, pezzi di mobili, e ci fermiamo qui perché l’elenco occuperebbe l’intero giornale. Anche a Corsano, come negli altri luoghi, non manca chi approfitta dell’iso - lamento delle zone agricole per appiccare incendi ai cumuli, pur di ridurne il volume. Si pensa di cancellare la fonte di inquinamento, ma al contrario si procura un danno ulteriore all’ambiente, perché i prodotti della combustione di rifiuti speciali (immaginate la diossina, i metalli pesanti o gli acidi, se a bruciare sono batterie d’auto o elettrodomestici) potrebbero arrecare danni ancora più seri al sottosuolo. 
 
 
 
 
  
 


Pubblicato il 24/02/2009


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