Nasce a Martano l’innovativa associazione Olivami, ente del terzo settore impegnato nella riforestazione delle campagne salentine duramente colpite dal batterio Xylella
Sono oltre 21 milioni gli ulivi distrutti in Puglia dalla Xylella Fastidiosa, un batterio che intacca i vasi linfatici ostruendo il passaggio della linfa verso i rami e comportando così un rapido disseccamento delle piante.
Un danno colossale, che si protrae ormai dall'estate del 2013, che solo in Salento ha portato a una perdita di oltre 5.000 posti di lavoro nell'olivicoltura, a una riduzione della produzione di olio di oltre l’80%, oltre allo stravolgimento del nostro paesaggio, con distese di alberi un tempo produttivi ridotte a un paesaggio spettrale.
La lotta per salvare gli ulivi dall'epidemia da Xylella Fastidiosa è ancora in corso, e oltre alla scienza e al lavoro degli agricoltori, tra i protagonisti di questa battaglia c'è anche un gruppo di giovani volontari.
gli effetti della Xylella: un paesaggio spettrale e irriconoscibile - ph Olivami
La rinascita degli oliveti passa per il terzo settore. Con un'idea intelligente
Olivami è un'associazione nata nel 2022.
È formata da un gruppo di ragazzi e ragazze, tutti volontari: la loro associazione è regolarmente iscritta l registro unico nazionale del Terzo settore, introdotto con la riforma del volontariato e diventato operativo da quest'anno.
Si sono ritrovati e riuniti con l'obiettivo comune di ricostruire gli oliveti salentini piantando nuovi ulivi tolleranti al batterio Xylella per ripristinare paesaggio, storia e lavoro nel Salento.
La loro idea è semplice, ma davvero intelligente: è stata sviluppata una piattaforma, raggiungibile all'indirizzo www.olivami.com, dalla quale è possibile adottare a distanza uno o più ulivi.
Tramite le adozioni si raccolgono dei contributi, che vengono
- utilizzati per acquistare nuovi piccoli ulivi per gli agricoltori che vogliono riforestare campagna
- devoluti a chi ha già piantato per supportare la conduzione dei nuovi terreni.
Altro obiettivo dell'associazione è quello di piantare le radici per un futuro migliore rispetto al periodo pre-xylella.
Ci racconta Simone Chiriatti – vice presidente. di Olivami: “Ci troviamo di fronte ad una crisi senza precedenti. Gli agricoltori sono soli, presi dallo sconforto e obbligati ad indebitarsi per ripartire. Ma questa drammatica situazione, che ha avuto conseguenze devastanti su lavoro, paesaggio e società ci obbliga a ripensare il modello di conduzione dei terreni. Riteniamo fondamentale, oltre alla donazione degli ulivi, assistere gli agricoltori nell’adozione di nuovi metodi di conduzione, utilizzando tecniche e tecnologie di agricoltura di precisione e volte a garantire la biodiversità. Questi sono i pilastri su cui di fonda la nostra associazione, non solo l’adozione degli ulivi.”
Olivami promuove tecniche agricole a basso impatto ambientale, e l'abbandono del concetto della monocultura, al fine di programmare letteralmente il paesaggio agricolo con la biodiversità, e col ripristino di specie tipiche del nostro paesaggio.
Pensate solo alla quercia, al leccio, ai mandorli, agli albicocchi, ai fichi e ai fichi d'india.
È un percorso lungo, ma la biodiversità nel lungo periodo porta sempre ricadute positive, su tutto l'ecosistema.
i nuovi alberi di ulivo - ph Olivami
Cosa significa adottare un ulivo salentino?
Adottare un ulivo significa anzitutto abbracciare una nuova forma di agricoltura, sostenibile e partecipativa.
Basta una donazione, che parte da 31,79 € annui, e che consente a chiunque di adottare a distanza uno o più ulivi salentini, sostenendo la riforestazione del nostro territorio, e ottenendo una fornitura annuale di olio EVO dalla provenienza e dalla qualità certificata.
Per chi adotta gli ulivi è previsto il rilascio immediato di un certificato di adozione, riportante la localizzazione dell’albero e una fornitura di olio extra-vergine di oliva all’anno. Sarà inoltre possibile venire a visitare la pianta in qualsiasi momento e partecipare alla raccolta delle olive.
I risultati raccolti
In pochissimo tempo, l’associazione ha avuto un grandissimo successo: in soli cinque mesi sono stati adottati più di 2.000 ulivi, ne sono stati acquistati altri 2.000.Una grande partecipazione c’è stata anche da parte di aziende, piccole, medie e grandi, che hanno contribuito creando il proprio giardino di ulivi. GreenUp, La Brasiliana del Caffè, Paral, P&S, Take Off, Linfa, Salento Droni sono alcune delle aziende che hanno adottato degli ulivi, contribuendo così alla riforestazione di alcune campagne.
Per aderire al progetto e supportare la riforestazione del Salento è possibile visitare il sito web www.olivami.com: nella sezione "adozioni" troverete tutti i piani proposti per l'aodozione di un'ulivo a distanza.
In bocca al lupo ragazzi!
Pubblicato il 04/08/2022