L'idea è di due ambientalisti inglesi residenti a Salve
«Unveiling Apulia»
Tour del Salento, ma in discarica
Inglesi creano la guida sulla «monnezza»
L’idea della mappa bilingue è dei coniugi di Maggie Amstrong e Nicolas Gray, residenti da 10 anni a Salve
Salento : lu sule, lu mare, lu ientu... e i rifiuti. La nuova cartolina del Tacco d’Italia, in realtà non molto gratificante, arriva dagli sforzi di due coniugi inglesi da oltre dieci anni residenti a Salve. I due ambientalisti, Maggie Amstrong e Nicolas Gray, hanno realizzato «Unveiling Apulia!» (Scopriamo la Puglia!), una guida bilingue alle discariche disseminate nel Salento, che è consultabile anche on line. E su Facebook è nato un gruppo di discussione sulla pubblicazione che permette a tutti di aggiungere dell’ulteriore materiale fotografico agli scempi già rinvenuti.
LE PAROLE DEGLI AUTORI - «Con questa nuova guida— si legge nella prefazione del volume prodotto dalla cooperativa artistico-culturale VarieMani — desideriamo rendere pubblici alcuni tesori, sconosciuti ai più, che caratterizzano una piccola parte del basso Salento, nell’ultimo lembo della penisola pugliese. Propagandata come un vero paradiso, la campagna intorno a Salve, Presicce, Acquarica del Capo e Ugento ha l’ardire di vantarsi del suo lato nascosto, un lato che pochi turisti hanno avuto il piacere di conoscere. Qui, tra le suggestive rovine delle antiche masserie Tunne e Colomba, la popolazione indigena ha sudato le proverbiali sette camicie per fare del paseaggio ciò che è oggi: un museo vivente dove fanno bella mostra gli scarti della società usa e getta». Tra i siti segnalati dalla guida ci sono il «Parco a tema contrada Burgesi» di Ugento, tra impianti fantasma mai ultimati, carcasse di cavallo bruciato, rifiuti sulle spiagge e le immancabili pale eoliche.
LA PROVOCAZIONE - Il volume, che ha palesemente toni provocatori e sarcastici, ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini sull’inquinamento nelle campagne e lungo la costa salentina. In un momento in cui il turismo sta diventando una opportunità soprattutto economica per il territorio, discariche, veleni e immondizia deturpano e distruggono il paesaggio. O, forse — dicono gli autori — potrebbero dare nuova linfa al turismo, diventando delle mete da visitare e promuovre ai visitatori. Tra i ringraziamenti di rito, anche questi in chiave ironica, vengono menzionati gli «autori» delle discariche, amministrazioni comunali e sindaci di alcuni comuni della zona. Ma l’ultima provocazione deve ancora arrivare. A breve il volume verrà distribuito anche ai turisti.
fonte: corriere del mezzogiorno
Pubblicato il 15/06/2010