La pioggia causa un morto e cinque feriti
Grave incidente sulla S.S. 274 - Un morto e cinque feriti
Perde la vita un 67enne di Morciano di Leuca.
Da ricostruire la dinamica del'incidente.L'impatto fra una Uno ed una Grande Punto. Una terza auto è finita contro le altre due.
ACQUARICA DEL CAPO – La pioggia, la visibilità ridotta - e non si esclude l'alta velocità - le concause di un grave incidente stradale, avvenuto sulla Strada Statale Salentina Meridionale 274 , che unisce Santa Maria di Leuca a Gallipoli, all’altezza dello svincolo per Acquarica del Capo. Tre auto, una Fiat Uno e due Fiat Grande Punto, sono rimaste coinvolte in un impatto dal bilancio tragico: un morto e cinque feriti non gravi, ricoverati per accertamenti presso l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase .
A morire sul colpo, il guidatore della Fiat Uno,un commerciante 67enne di Morciano di Leuca. La dinamica dell'incidente, affidata ai carabinieri della stazione di Salve, non è affatto chiara. Occorreranno diversi giorni per avere un quadro più nitido. Attualmente, sembra che improvvisamente, poco prima delle 13, la Uno ed una delle due Grande Punto, siano andate a schiantarsi frontalmente, coinvolgendo successivamente la terza auto. In quel tratto esiste una discesa e si sarebbe formata una pozzanghera; una delle auto potrebbe essere stata vittima del fenomeno di acquaplaining, con conseguente perdita di aderenza delle ruote sull’asfalto e quindi di controllo del veicolo. L’ipotesi è che la Uno, la quale sembra procedesse verso Nord, e a bordo della quale la vittima si trovava con la moglie, sia andata a scontrarsi con l’altra auto, che viaggiava nella corsia opposta, quasi frontalmente. Un impatto devastante, che ha coinvolto la terza auto.
Sul posto sono stati immediatamente chiamati i soccorsi. Oltre ai carabinieri, sono giunti anche agenti di polizia del commissariato di Taurisano, vigili del fuoco e i sanitari del 118 a bordo di ambulanze. Per il conducente della Uno non c’era niente da fare, mentre i feriti sono stati medicati sul posto e poi portati al “Panico” di Tricase.
Pubblicato il 07/11/2009