L'Arte di Piero Sorba, un leuchese a Barcellona (Spagna)
Piero Sorba, nato in Svizzera da mamma leuchese doc e papà sardo (leuchese d’adozione!) è molto legato a Leuca e alla natura del territorio, ai colori “caldi” e solari di questo sud, come contrasto ai ricordi delle grigie giornate della sua infanzia trascorse nel paese dei Quattro Cantoni.
Attualmente vive e lavora in Spagna, a Barcellona, e da sempre coltiva la passione della pittura.
In questo periodo e per tutto il mese di marzo i suoi quadri sono esposti in Svizzera ed il suo sogno resta quello di poter, un giorno, esporre nella sua amata Leuca.
t.d.
Piero, quando è scattata la scintilla della pittura?
Quando da molto piccolo disegnai, come un totem, mia sorella e me sul muro della mia stanza. Fu il mio primo disegno, tribale, quasi un’ affresco come quello che molti anni dopo, nel periodo del militare, feci, grandissimo, raffigurando il Cristo in Croce. Quel dipinto ancora oggi si trova nella cappella del Centro di Addestramento Aeronavale a San Vito ( Taranto ).
Cosa significa per te la pittura?
Dipingere è sempre stato per me un’esigenza espressiva di comunicazione. Fa parte della mia vita e del modo di vedere le cose. Anche se non ho mai intrapreso la carriera artistica (mi reputo a tutti gli effetti un autodidatta), dipingo sin dalla infanzia e da allora non ho mai smesso.
A cosa ti ispiri?
La creatività, nel mio caso, nasce dal contatto con la gente: osservo minuziosamente tutto quello che mi circonda per poi passare ad una sorta di “isolamento” fisico che porterà alla creazione del dipinto. Mi piace definirmi come un pittore “arguto” non attratto dal modernismo esasperato. Mi considero più un realista … anzi un iperrealista. Mi piace trasmettere emozioni e spero sempre che le mie opere possano dare emozioni a chi le osserva e non riempire passivamente uno spazio vuoto di una parete..
Ami i colori caldi, saturi...
Sono nato in Svizzera dove ho vissuto fino la fine degli anni 70 e dove per buona parte dell’anno “si vive” metaforicamente in un clima in bianco e nero. Da qui, come per una legge del contrappasso, l’utilizzo di colori forti e caldi, ben accentuati. Colori che ricordano il sole, il mare, il caldo del sud..
E i soggetti della collezione in mostra a Kreuzlingen?
Mi affascina dipingere l’essere umano come proiezione di se stesso. Gente comune in momenti quotidiani, comuni, ma in posizioni improbabili. Questo é il tema che “fotografa” la piccola collezione di 10 quadri con tema “L’uomo e l’animale” in esposizione attualmente al Centro Italiano in Kreuzlingen (Svizzera) fino a fine marzo 2012. Ho colto momenti di vita quotidiani relazionati con gli animali a volte in posizioni surrealistiche. Momenti in cui l’animale “convive” con l’essere umano e momenti in cui l’animale si pone come “preda”.
É una raccolta di momenti quotidiani ma che bisogna guardare attraverso sguardi che vanno oltre la quotidianitá. Ogni quadro sembra guidare lo sguardo dell’osservatore in modo chiaro verso dettagli, figure e forme, colori e toni. L’importante è guardare e sentire, mettendosi in uno stato mentale tale per poter percepire e capire che l’opera d’arte che si sta guardando non è lì per soddisfare necessariamente i canoni tipici di una tendenza di moda, ma per tirar fuori all’osservatore quelle emozioni che devono farlo sentire partecipe, quasi “dentro” l’opera raffigurata. Considero l’arte del dipingere come una fabbrica di emozioni e da semplice operaio vorrei contribuire con i miei quadri a trasmetterne sempre di più.
Piero Sorba
28.02.2012
Nei prossimi mesi l’attuale collezione verrà esposta nella cittá di Konstanz (Germania) in data e luogo da definire.
In allegato una selezione dei quadri in mostra
Pubblicato il 04/03/2012