L’inverno passa in fretta e non sarebbe bello ed opportuno ritrovarsi nei mesi primaverili impreparati e magari rivedere una Leuca ancora ferita
Le freddi e pungenti giornate invernali di fine dicembre 2019 lasciano Leuca con evidenti ed ancora fresche ferite dovute alle mareggiate di novembre ed agli ultimi tragici sbarchi di migranti. Imbarcazioni sugli scogli del lungomare Cristoforo Colombo e sui fondali in zona Porcinara. Lastroni di cemento e detriti vari sotto i ponti dello Scalo di Castrignano. Gravissimi danni alla struttura del lungomare in zona rotonda Omo Morto. Imbarcazioni affondate nel porto turistico e per ultimo - ma non per importanza - i danni ad una delle ultime storiche Bagnarole di Leuca. Patrimonio storico del luogo e manufatto unico che andrebbe salvaguardato e protetto.
La forza del mare non ha fatto sconti provocando ingenti danni e rendendo precaria l’antica struttura simbolo di Leuca e testimone di un passato ricco di storia e tradizioni uniche nel Salento che un tempo riparava le grazie delle nobili signore che prendevano il bagno dagli sguardi indiscreti degli altri bagnanti. Burocrazia a parte, tempi tecnici e procedure da rispettare, l’auspicio di tutti noi è che si possa iniziare il nuovo anno con la certezza che i lavori di ripristino dei danni del novembre 2019 possano presto cominciare per ridare stabilità e sicurezza ai luoghi danneggiati. L’inverno passa in fretta e non sarebbe bello ed opportuno ritrovarsi nei mesi primaverili impreparati e magari rivedere una Leuca ancora ferita e mutilata nella sua bellezza.
Che il 2020 possa iniziare nei migliori dei modi. Buon anno Leuca
Pubblicato il 29/12/2019