a cura di Michele Rosafio
Ritorno a Leuca dopo 70 anni
a cura di Michele Rosafio
Tra gli ultimi mesi del 1943 ed i primi del 1944 dall’altra sponda dell’adriatico giunsero in Puglia migliaia di profughi. Nel Salento vennero ospitati a Santa Cesarea Terme, Santa Maria al Bagno, Castro, Tricase e Santa Maria di Leuca.
A Leuca cominciarono ad arrivare l’8 gennaio del 1944 e vi restarono fino al marzo del 1947, ospitati nelle ville e case disabitate. Molti erano ebrei salvati dai campi di concentramento, la Colonia Scarciglia, oggi un rudere in abbandono, fu trasformata in ospedale. Per molti, il Salento fu la terra della ri-nascita e 70 anni dopo, un nutrito gruppo è ritornato per rivedere i luoghi dove sono nati.
Dopo aver visitato Santa Maria al Bagno, Santa Cesarea Terme e Tricase sono giunti, a bordo di una imbarcazione, giovedì 5 maggio, a Santa Maria di Leuca. Ad accoglierli il sindaco di Castrignano del Capo, Anna Maria Rosafio, dopo un breve saluto ed un caloroso abbraccio, l’apertura della Cascata Monumentale.
Subito dopo il gruppo si è spostato sul piazzale della Basilica dove sono stati accolti da S.E. Mons. Vito Angiuli e dal rettore-parroco della Basilica Don Giovanni Leo. Diversi gli interventi ed i momenti musicali nel corso della serata. Il sindaco di Castrignano del Capo ha annunciato il gemellaggio tra Santa Maria di Leuca e la cittadina di Michmoret, sulla costa mediterranea. A fine serata la consegna dei documenti di nascita degli ospiti nati a Leuca.
Pubblicato il 08/05/2016