Teatro Koreja: Italia e Albania, verso un futuro europeo condiviso - un incontro e lo spettacolo del Premio UBU Davide Iodice

11 e 12 gennaio 2025 - Cantieri Teatrali Koreja - Lecce

Italia e Albania, verso un futuro europeo condiviso

a Koreja una due giorni tra riflessioni e teatro

 

RICORDO DEL PASSATO, NOSTALGIA DEL FUTURO

incontro dedicato alle relazioni culturali tra Puglia e Albania

 

in scena VIZITA

con la regia Davide Iodice vincitore del PREMIO SPECIALE UBU 2024

  

11 e 12 gennaio 2025

Cantieri Teatrali Koreja - Lecce

                             

            L’avvicinamento dell’Albania alla ComunitĂ  Europea rappresenta un momento storico che offre un’occasione unica per intensificare il dialogo culturale tra Italia e Albania, due paesi legati da secoli di storia, migrazioni e scambi reciproci. Questo dialogo non è solo un atto simbolico, ma una necessitĂ  per costruire ponti che facilitino l'integrazione e la comprensione reciproca in un’Europa sempre piĂą unita e diversificata.

 

Ed è proprio in quest’ottica che nasce la due giorni dedicata ai rapporti culturali tra Italia e Albania, che vede a Lecce alcuni dei più importanti esponenti culturali locali, nazionali ed internazionali operanti tra le due sponde dell’Adriatico.

 

Primo importante appuntamento sabato 11 gennaio a partire dalle ore 10 sarĂ  l’incontro dedicato alle relazioni culturali tra Puglia e Albania dal titolo RICORDO DEL PASSATO, NOSTALGIA DEL FUTURO - KUJTIM NGA E SHKUARA, NOSTALGJIA E SĂ‹ ARDHMES

 

Italia e Albania condividono una lunga storia di scambi culturali, che ha visto il susseguirsi di influenze reciproche in arte, teatro, letteratura, musica e tradizioni popolari. Valorizzare queste radici comuni per renderle la base per costruire “il futuro” può rafforzare il senso di appartenenza a una storia europea condivisa, ponendo le basi per un dialogo che riconosca le specificità di ciascun paese.

Adesso, infatti, è tempo di rigenerazione e di rilancio. Di fronte alle sfide sociali economiche e ambientali quale può essere, dunque, il ruolo vero della cultura? Ora più che mai, si ha bisogno di atti coraggiosi e di visioni lungimiranti per generare nuove risposte culturali condivise.

 

 

“Un’Albania culturalmente integrata nell’Unione Europea attraverso un dialogo intenso con l’Italia e, nello specifico, con la Puglia – spiega Salvatore Tramacere, direttore del Teatro Koreja â€“ non solo rafforza i legami bilaterali, ma contribuisce ad un'Europa piĂą coesa e consapevole delle sue diverse identitĂ .

Ho pensato a questa due giorni perché credo fortemente che il dialogo culturale possa essere un elemento strategico per il rafforzamento delle istituzioni europee e per la costruzione di una comunità politica più forte e inclusiva. Da sempre Koreja mette al centro il dialogo culturale tra le due sponde ed è impegnata a favorire la conoscenza reciproca e preparare i giovani a vivere in una comunità europea multiculturale. La cultura, inoltre, è anche un potente motore economico. Rafforzare i legami culturali tra Italia e Albania può stimolare l’economia creativa, con benefici per settori come il turismo culturale e le industrie artistiche. La cooperazione in questi ambiti può creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo per entrambi i paesi”.

 

 

Se ne discute con:

 

Altin Basha, Direttore del Teatro Nazionale Albanese;

Lucjan Bedeni, Direttore della Fototeca Marubi di Skutari;

Vincenzo Bellini, Presidente di Puglia Creativa;

Luigi De Luca, Direttore del Museo Castromediano di Lecce e Coordinatore dei Poli Biblio-Museali della Regione Puglia;

Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia;

Simonetta Dellomonaco, Consigliere per la cultura del Premier Albanese Edvin Kristaq Rama;

Arlinda Dudaj, Editore e Presidente della Casa Editrice Dudaj, Tirana;

Jonid Jorgji, Direttore dell'Agenzia per le Industrie Creative di Bashkia di Tirana;

Lino Manosperta, Responsabile Ufficio Progetti, Formazione e Teatro Ragazzi - Puglia Culture;

Viviana Matrangola, Assessore alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, LegalitĂ  e Antimafia sociale della Regione Puglia;

Roberto Marti, Presidente della 7ÂŞ Commissione Permanente del Senato della Repubblica;

Adriana Poli Bortone, Sindaco della CittĂ  di Lecce;

Claudio Polignano, Dirigente Dipartimento Sviluppo Economico, Struttura di Progetto Interreg IPA South Adriatic, Regione Puglia;

Paolo Ponzio, Presidente di Puglia Culture e Direttore del Dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica DAMS, UniversitĂ  di Bari;

Alessandro Ruggera, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana;

Salvatore Tramacere, Direttore del Teatro Koreja di Lecce;

Ajola Xoxa, Direttrice di Harabel, Centro di Arte e Pensiero Contemporaneo di Tirana;

 

Domenica 12 gennaio alle ore 18.30 in scena sul palcoscenico del Teatro Koreja Sardegna Teatro con VIZITA adattamento, spazio scenico e regia Davide Iodice vincitore del PREMIO SPECIALE UBU 2024. Lo spettacolo interamente in lingua albanese con i sovratitoli in italiano è "Vincitore al Festival del Teatro Albanese "Moisiu" come miglior spettacolo, migliore musica e migliore scenografia" e ha vinto, inoltre, il Premio della stampa "Oslobodenje" al Festival di Sarajevo.

Autore e regista unico nel panorama nazionale, Davide Iodice ha saputo costruire nel tempo, con mirabile perseveranza, un linguaggio artistico peculiare in cui sensibilitĂ  sociale e qualitĂ  estetica trovano un equilibrio perfetto, dimostrando che cura e creazione convivono solo nutrendosi a vicenda e sfidando i reciproci recinti d’azione.

Per la creazione Pinocchio e per il suo intero percorso con la Scuola Elementare, Iodice ha ricevuto il Premio Speciale Ubu nel 2024.

 

Fu d'improvviso, non si sa per quale motivo, ma lui, l'angelo, si ritrovò a sorvolare i cieli della terra.  Lo sa bene, il matto del paese, perchĂ© fu il primo a vederlo e l'ultimo a dimenticarlo.

L'angelo sorvola, pieno di stupore, cieli che aveva soltanto sognato o immaginato, fin quando un prete, il prete di quel paese o di quel che d'un paese ne resta, le cui cicatrici della guerra sono ancora visibili, gli spara. Il prete spara all'angelo. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal profondo senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite; un angelo, meraviglioso e ambiguo, che osserva con gl'occhi della meraviglia quella “vita”, quella vita tutta umana. Una vita, però che lentamente si fa difficile, complessa, complice soprattutto l'ostilità del paese che mal sopporta la visita dello straniero, dell'angelo, stigmatizzandone la sua deformità, la sua diversità. Via via appesantito da umiliazioni e scherno, impossibilitato nel ritorno al paese celeste e “ingabbiato” in quello umano, l’angelo troverà sollievo solo nella musica di un violino, di cui è sublime esecutore e “asilo” solo negli occhi e nell’amore di Delia.

 

Liberamente ispirato da La Visita Meravigliosa di Herbert George Wells, visionario precursore di generi e linguaggi, VIZITA sposta l’asse del suo interesse dalla satira nei confronti del conformismo e del perbenismo vittoriano, verso una critica piĂą contemporanea, che riguarda soprattutto il modo in cui accogliamo “chi viene da fuori”, lo straniero. “Che tu sia un immigrato o un angelo, non importa; se non sei come me, se non ti riconosco, allora sei un pericolo”.


Pubblicato il 08/01/2025


Condividi: