Saverio Tommasi a Pisignano per “Contaminazioni: identità a confronto”, la rassegna di Terzo Millennio per la 23esima Giornata Mondiale del Rifugiato.
Domenica 7 lo scrittore e giornalista presenta il suo libro “Troppo neri” (Feltrinelli).
In esposizione la mostra fotografica “Popoli in movimento” di Francesco Malavolta.
“Contaminazioni: identità a confronto”, la rassegna organizzata da Terzo Millennio-Laboratorio di Umana Solidarietà ETS per la 23esima edizione della Giornata Mondiale del Rifugiato mette in programma un nuovo appuntamento a Pisignano, frazione di Vernole. Al Palazzo Baronale ci sono lo scrittore e giornalista Saverio Tommasi che presenta il suo libro “Troppo neri”, edito da Feltrinelli, insieme a Francesco Malavolta, fotografo autore delle fotografie nel libro e della mostra in esposizione per l’occasione “Popoli in movimento”.
Si chiude con un aperitivo interculturale a cura dei minori stranieri non accompagnati, ospiti del progetto SAI di Pisignano.
Il libro
C’è una sola regola fra gli immigrati in partenza: “Non si inizia mai un viaggio insieme a un congiunto”. Troppo rischioso per due fratelli, per un fratello e una sorella, impensabile per un marito e una moglie. Per questo i congiunti si separano prima della partenza, dandosi appuntamento solo all’arrivo, raccontandosi delle bugie a cui fingono di credere, pur sapendo che probabilmente non si rivedranno mai più. In Italia solo il 16% degli immigrati è salvato dalle navi delle ONG. Fra loro ci sono donne all’ottavo stupro in due anni di viaggio, alcune si carezzano con violenza una pancia cresciuta senza volontà, ma ci sono anche figli piccolissimi che sono per le madri l’unico bagaglio che valga la pena portare con sé e salvare, in mezzo al mare. Oltre ai migranti che affrontano viaggi spietati e pericolosi, esistono anche le seconde e terze generazioni. Ragazze e ragazzi arrivati in Italia piccolissimi, senza conoscere i Paesi in cui sono nati se non nel racconto delle famiglie, o semplicemente nati sul nostro suolo. Ragazzi e ragazze senza cittadinanza, senza passato, troppo neri per essere considerati italiani, o troppo italiani per essere considerati nigeriani, etiopi o afghani. Ragazze e ragazzi che vanno a scuola con i nostri figli, con loro fanno sport, musica, teatro: con loro giocano e sognano, qualche volta partecipano ai compleanni. A scuola imparano la storia italiana, la letteratura, l’educazione civica, ma non hanno gli stessi diritti dei loro compagni italiani. L’immigrazione ha tanti volti e sono tutte persone. Scardinando i luoghi comuni, così come fa sempre nel suo lavoro di giornalista, e senza mai perdere tenerezza o lucidità, Saverio Tommasi racconta alcune di queste storie vere, drammatiche ma anche piene di vita e di speranza, insieme al fotogiornalista Francesco Malavolta, che accompagna queste narrazioni con le sue fotografie intense, frutto di molti anni di lavoro in viaggio per il mondo.
La mostra
Impegnato da oltre vent'anni nella documentazione dei flussi migratori che interessano il nostro continente, Malavolta ha svolto una lunga ricerca in un contesto spazio-temporale in costante mutamento che lo ha portato a viaggiare lungo i confini di una Europa sempre più blindata e difficile da raggiungere via terra o via mare. Collabora da diversi anni con la Comunità Europea, varie agenzie di stampa internazionali come Associated Press, nonché organizzazioni internazionali quali UNHCR e OIM.
“Ero in Puglia e mi sono trovato ad assistere ad uno sbarco di albanesi in fuga dalla dittatura. Fui attratto da questa moltitudine di persone che avevano lasciato tutto inseguendo un sogno di libertà e dalla sfida di immortalare il movimento dentro un’immagine. Da oltre vent'anni la ‘mia fotografia’ è legata quasi interamente - ma non esclusivamente - alla documentazione dei flussi migratori lungo le rotte via terra e via mare. La migrazione, il movimento, lo spostamento sono tratti peculiari della natura umana. L'umanità è da sempre in movimento e questo movimento assume tratti tanto più drammatici quanto più si cerca di ostacolarlo, ripiegando su paure e posizioni illogiche e anacronistiche. I miei scatti recano testimonianza delle migrazioni e del loro evolversi concentrandosi sui loro protagonisti”.
A Lecce, mercoledì 10, a Masseria Tagliatelle Stazione Ninfeo, ancora una volta protagonista sarà Saverio Tommasi, con lo spettacolo “Fuoco alle polveri”, alle 21.
Al suo 23esimo anno, la Giornata Mondiale del Rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite, celebra l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Terzo Millennio-Laboratorio di Umana Solidarietà ETS, che opera a favore della difesa dei diritti umani, organizza nel Salento una rassegna a tappe, da martedì 20 giugno fino a giovedì 18 luglio, che quest’anno sceglie come filo tematico “Contaminazioni: identità a confronto”. Incontri, laboratori, degustazioni, street art, sport, musiche dal mondo coinvolgono sette paesi, Vernole, Castri di Lecce, Presicce-Acquarica, Borgagne, San Foca, Lecce, Alessano, con un programma ricco e vario che invita alla partecipazione gli ospiti del progetto di accoglienza, rifugiati e richiedenti asilo, e tutta la comunità, con proposte per grandi e piccoli.
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Info e prenotazioni: 349/1196009.
Pubblicato il 07/07/2024