Un certo sguardo sul mare
Una ballata del mare salato
Hugo Pratt
Letteratura disegnata (1967), cult nel mondo dei fumetti e più tardi anche versione letteraria (1995), vi compare per la prima volta Corto Maltese, che sarà protagonista indiscusso di molta della produzione di Hugo Pratt, in un’avventura di moderni pirati sullo sfondo di una guerra lontana e nello scenario del Pacifico e dei Mari del Sud, in una “Geografia imperfetta di Corto Maltese” (U. Eco) ma comunque in una geografia di ammalianti luoghi esotici .
Il pirata è lui, Corto, ma anche Rasputin, il suo colto sodale/nemico, e insieme agli altri protagonisti -un pò lo sono tutti, protagonisti- i naufraghi Pandora e Cain, l’ufficiale tedesco Slutter, il Monaco, sedicente sovrano assoluto di una parte del Pacifico, Cranio e i selvaggi, vivono una storia che attraversa rotte che hanno un che di onirico, come tracciate su un lucido dal quale traspaiono tutte le suggestioni e le fascinazioni che già appartengono alla letteratura mitica del mare, ai grandi Autori classici e non solo.
“Sono l’oceano pacifico e sono il più grande di tutti. Mi chiamano così da tanto tempo, ma non è vero che sono sempre calmo. A volte mi secco e allora do una spazzolata a tutti e a tutto.....”
A volte generoso, l’Oceano restituisce il Maltese, se pur legato ad una zattera in balia delle onde....
E’ un uomo libero, Corto Maltese, guidato dal caso e dalle occasioni, disilluso, fatalista a volte (ma il fato se lo disegna da sè, su se stesso, a punta di coltello). Distante dai suoi stessi sperdimenti, lo sguardo pervaso da una sensualità profumata di sale, dissemina i suoi incontri, con ognuna delle esistenze che incrocia, di nostalgie e abbandoni. La sua è vita da avventuriero, è vita che attraversa spazi e tempi incantesimati i cui confini si confondono e i luoghi diventano magici e mitologici, popolati da selvaggi dalla parlata incomprensibilmente veneziana, naufraghi, pirati, amici pronti a spararti , misteriosi sovrani, ufficiali tedeschi e donne. Come non voler essere un suo amore atteso, abbandonato e rimpianto, come non desiderare incontrarlo per attenderlo ed essere attese, abbandonarlo e rimpiangerlo.
Come non desiderare di essere lui, restituito dall’ Oceano legato ad una zattera, in un riquadro di una pagina di Una Ballata del Mare Salato.
Thelxiépeia
Pubblicato il 14/02/2012